Perché i vini francesi sono così conosciuti e rinomati nel mondo, te lo sei mai chiesto?
La Francia ha 14 regioni vitivinicole ognuna con il suo microclima, ognuna molto diversa dall’altra. Questo fa sì che il terreno è in grado di produrre vitigni e caratteristiche organolettiche esclusive da zona a zona.
La Francia è uno dei paesi con la tradizione vitivinicola più antica e più sviluppata d’Europa.
Le prime viti furono piantate dai Greci, ma i Romani diedero il vero impulso alla coltivazione e alla produzione del vino.
Nel Medioevo, il clero e le sue abbazie erano quelli che più degli altri si occupavano di vinificazione e dello studio dei terreni.
Con la Rivoluzione francese, le proprietà vennero espropriate alla Chiesa e alle famiglie nobiliare e furono acquistate dalla borghesia.
Nel 1850 arrivò la fillossera, diffondendosi a macchia di leopardo su tutti i vigneti francesi ed europei, causandone la completa distruzione. Solo tra la fine dell’800 e metà 900 i terreni francesi ricominciarono a produrre uve.
Oggi le coltivazioni sono suddivise in regioni vinicole, spesso con denominazione. Il ché garantisce qualità e sicurezza da parte del produttore nei confronti del consumatore.
In Francia, è consentito aggiungere lo zucchero in fase di vinificazione a differenza dell’ Italia dove invece è vietato: nel nostro paese è consentito il solo utilizzo del cosiddetto del “mosto concentrato rettificato” in fase di vinificazione.
“Il fascino e il mistero dei numerosi castelli e cantine che si estendono per tutta la regione francese accompagnano ogni sorso dei loro pregiati vini”