Il Vino Santo offre un profumato bouquet straordinariamente complesso ed elegante, con ricordi di pesca ed albicocca sovra-matura, confetture e miele. Al palato, è piacevolmente dolce e rotondo, una grande persistenza ed un’importante acidità che si equilibra perfettamente con il residuo zuccherino per dar vita ad un connubio armonico e mai stucchevole.
Utilizza un unico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino, la Nosiola, è l’unico usato per produrre vini bianchi secchi ed il ricercato “Passito dei Passiti”, ovvero il Vino Santo Trentino DOC.
Dopo la vendemmia i grappoli più maturi di Nosiola vengono dolcemente adagiati su tradizionali graticci chiamati arèle, che consentono un lento appassimento che dura tradizionalmente fino alla Settimana Santa, grazie al vento costante che proviene dalle Dolomiti del Brenta e all’“Ora del Garda. Il tocco finale è dato dalla presenza della muffa nobile che si sviluppa all’interno dei grappoli rafforzando il processo di appassimento con un conseguente aumento della concentrazione zuccherina che dona all’uva un sapore inconfondibile.
Successivamente, si avvia la fermentazione in botte piccole di rovere francese che si protrae per oltre 2 anni andando a ridurre gradualmente la concentrazione zuccherina. Il Vino Santo prosegue il suo lungo affinamento nelle medesime botti piccole di rovere francese dove riposa per oltre 10 anni, terminando la sua lunga maturazione con oltre un anno in bottiglia.
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